Ausgabe Nr. 7/2024

43 Nr. 7 | 12.2024 TICINO In Ticino i fornitori di trasporti pubblici beneficeranno presto di migliori condizioni per linee di autobus transfrontalieri. anche un aumento dell’utenza. Nello stesso reportage si sostiene inoltre che l’abolizione del divieto di cabotaggio consentirebbe l’entrata in funzione di nuove linee di autobus tra il Ticino e l’Italia. «Dopo tutto, in Ticino lavorano circa 80 000 italiane e italiani e una parte di loro potrebbe orientarsi verso i trasporti pubblici. Questo a sua volta potrebbe sgravare le strade ticinesi altamente congestionate da una parte del traffico pendolare privato. Anche i turisti potrebbero utilizzare maggiormente i trasporti pubblici, se l’offerta di linee di autobus venisse ampliata.» «Un’offerta più semplice» Il consigliere federale Albert Rösti, che ha siglato l’accordo, ha inoltre affermato: «Con questo accordo creiamo le basi per un’offerta di trasporti pubblici più semplice e ancora più attrattiva nelle regioni frontaliere. Ne potranno beneficiare i collegamenti a mezzo autobus tra la Lombardia e il Canton Ticino, tra Aosta e il Basso Vallese oppure tra la città italiana di Chiavenna e l’Engadina.» Non è una novità L’abolizione del divieto di cabotaggio per il trasporto regionale a mezzo autobus di linea tra Italia e Svizzera non è una novità per la Svizzera: secondo il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), esistono già accordi analoghi per facilitare il trasporto pubblico transfrontaliero con la Germania, l’Austria e la Francia. Sperando che si tratti di un’eccezione L’abolizione del divieto di cabotaggio è sicuramente un vantaggio per il trasporto regionale a mezzo di autobus, che in alcune regioni attraversa la frontiera nazionale, poiché consente collegamenti a mezzo autobus più attrattivi. Un’eccezione sarebbe alquanto sensata in questo ambito. Tuttavia, questa deve restare un’eccezione. Il divieto di cabotaggio, così come è disciplinato negli accordi sui trasporti terrestri con l’UE, deve restare in vigore. Per i trasporti in Svizzera, su strada come pure su rotaia, tale divieto di trasporto all’interno della Svizzera da parte di veicoli esteri è molto importante. Qualora il divieto dovesse essere interamente abolito, si registrerebbe certamente un notevole aumento di camion esteri sulle strade svizzere. I salari degli autisti sarebbero soggetti a una forte pressione a causa del dumping estero e anche l’ambiente ne risentirebbe negativamente in quanto il traffico pesante su strada sarebbe destinato ad aumentare notevolmente. ■

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